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Stop ai motori diesel e benzina: un possibile percorso per arrivare ad emissioni zero

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La Suzuki S-Cross Hybrid dotata di un motore 1.4 BoosterJet e uno elettrico da 10 kW

Anche i propulsori ad idrogeno sarebbero endotermici con la differenza che i gas di scarico emessi sono “vapore acqueo” che ovviamente non è inquinante

Le recenti informazioni, in merito allo stop dei motori Diesel e Benzina decretato dalla commissione europea a Bruxelles, hanno creato un po’ di “disinformazione pilotata” a favore delle auto elettriche ad accumulatori, giocando sull’equivoco fra motori “benzina” & “diesel” e motori “endotermici”.

I primi “benzina” & “diesel” sono senza dubbio inquinanti in quanto nei gas di combustione producono CO e CO2; i secondi “endotermici”, come, ad esempio, un motore alimentato ad idrogeno non dovrebbero essere considerati inquinanti, in quanto il gas prodotto dalla combustione sarebbe esclusivamente vapore acqueo.

Secondo l’attuale corrente di pensiero, la soluzione finale sarebbe costituita da auto “Full Eletric” a batteria, ma questa soluzione non sembra essere realisticamente applicabile ovunque. Ricordando che  in Italia circolano circa 40 milioni di autoveicoli; anche ipotizzando che solo la metà di essi, durante la notte fosse collegato alla spina ed assorbisse “solamente” 3kwh occorrerebbero circa 60Gw di potenza per soddisfare tale richiesta: purtroppo in Italia abbiamo appena 35Gw disponibili, quindi allo stato attuale è improponibile pensare ad una soluzione elettrica a batteria, secondo me un binario morto.

E’ invece realistico pensare ad un “percorso progressivo” a tappe, che porti la Comunità Europea a raggiungere il target di auto circolanti ad emissioni ZERO.

La 1^ a tappa prevederebbe la circolazione di auto “ibride” alimentate a gasolio o benzina, al fine di  cominciare ad avere una “rete” di produzione ed assistenza per auto “semi-elettriche”, comprendendo sia la costruzione dei componenti, sia la formazione di personale specialistico nella gestione degli stessi.

La 2^ tappa prevederebbe la circolazione di auto Ibride e Plug-In, alimentate a gasolio e benzina, per favorire la realizzazione di una rete di distribuzione elettrica per potere ricaricare velocemente la parte elettrica delle auto ibride.

La 3^ tappa richiederebbe la circolazione di auto ibride Plug-In ad idrogeno, questo per cominciare ad avere una “rete” distribuzione di idrogeno e contemporaneamente realizzare una rete di produzione ed assistenza per auto ad “idrogeno”, comprendendo sia la costruzione dei componenti, sia la formazione di personale specialistico nella gestione degli stessi.

La 4^ ed ultima tappa è rappresentata dalle auto alimentate a “Fuell – Cells”. Un sistema capace di convertire l’idrogeno direttamente in energia elettrica lasciando alle “batterie” il solo compito di essere un “polmone” di energia quando sono richiesti “picchi transitori” di potenza. Un percorso “logico, realistico  e fattibile” ma, secondo me, in tempi più lunghi di quelli concessi dal parlamento Europeo.

Flavio Scopinich