Home Velocità Pista F1 a Imola: Verstappen vince nuovamente ma… “suda”

F1 a Imola: Verstappen vince nuovamente ma… “suda”

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Ieri è corso il G.P. di San Marino sul circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola, quasi in contemporanea con le celebrazioni del 30° anniversario della scomparsa di Ayrton Senna avvenuta nel maggio del 1994. Una gara preceduta da un giro di pista di Vettel sulla Mc Laren MP8 che era di Senna e da una riunione fra piloti vicino alla statua commemorativa di Senna, il quale soleva ripetere: “Correre, competere, è nel mio sangue. Fa parte di me, fa parte della mia vita”.

Vettel in memoria di Senna e delle sue dichiarazioni, ha esortato gli altri piloti ad essere sé stessi e seguire le proprie inclinazioni, ma contemporaneamente rispettare quelle degli altri.

La gara è stata particolarmente emozionante soprattutto nel finale che ha visto il successo di Verstappen senza sfilare in passerella come al suo solito, al contrario sudandosela veramente, al fine di riuscire a rintuzzare i ripetitivi assalti di Norris che riuscendo ad avvicinarsi tantissimo è arrivato dietro a Verstappen con un distacco di soli 0,8 secondi. Infatti, questa domenica le Mc Laren “volavano”, obbligando Verstappen a “spremere” la sua Red Bull all’inverosimile, dando l’impressione che se non c’era Verstappen sulla Red Bull, molto probabilmente la gara sarebbe finita diversamente con Norris 1° e Leclerc 2°

Osservando la tenacia e la determinazione di Verstappen nel volere la vittoria a tutti costi, mi sovviene una affermazione di Ayrton Senna che recitava: “Quando sei a bordo di una macchina da corsa e corri per vincere, il secondo od il terzo posto non bastano”.

Molto probabilmente, nelle gare precedenti, Verstappen andava “piano” in tranquillità e conseguentemente non commetteva errori e giunto al traguardo “rifilava” 30 sec di distacco a Perez. Nella gara di ieri, dove é stato obbligato a guidare al limite, ha compiuto ben tre errori di guida evidenziati dai tre Track Limit commessi e dando al traguardo, quasi un minuto di distacco a Perez.

Questo comportamento di guida “al limite” mi ha fatto ricordare un altro pensiero di Ayrton Senna che così spiegava la propria guida al “limite”: “Non so guidare in un altro modo che non sia rischioso. Ognuno deve migliorare sé stesso. Ogni pilota ha il suo limite. Il mio limite è un po’ più lontano di quello degli altri.”. Ad ogni modo una gara bella avvincente e con un finale incerto e non scontato.

Fra una settimana la sfida si ripresenterà al G.P. di F1 di Monaco sul circuito cittadino di Montecarlo, notoriamente un circuito “lento”, che sicuramente non privilegia l’aerodinamica.

Non considerando l’abilità di guida di Verstappen, Norris e Piastri, una situazione oggettiva che non dovrebbe aiutare molto Red Bull e Mc Laren ma piuttosto potrebbe rappresentare un potenziale vantaggio per la Mercedes in modo particolare per Hamilton, in quanto il circuito di Montecarlo è considerato dai più un tracciato “guidato” che favorisce i campioni dalla guida veloce, precisa e pulita. 

Domenica prossima molto probabilmente avremo la risposta alle ipotesi sopra formulate.

Flavio Scopinich

foto nell’articolo tratte dalla rete