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Le magnifiche tre della “Pontedecimo – Giovi 100”

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Tra le oltre quaranta vetture esposte, abbiamo scelto una Fiat 600 Coupé Prototipo, una OSCA MT4 “Siluro” ed una rara Fiat Abarth Zagato 750 Coupé

Sabato scorso, ai genovesi che nella prima mattinata avevano l’opportunità di transitare per Piazza De Ferrari, era offerto uno spettacolo di gran livello, costituito dalle più belle auto costruite nel periodo dal 1950 al 1990. Vetture realizzate con amore e cura dai tecnici e dalle maestranze dell’epoca, che si ingegnavano e facevano a gara per costruire auto sempre migliori e sempre più belle. Per mancanza di spazio, nella obiettiva impossibilità di menzionare e mostrare tutte le oltre quaranta auto presenti ed allineate in piazza De Ferrari davanti al palazzo della Regione Liguria, mi limiterò a parlare di solo tre di esse, ricordando che anche tutte le altre erano meritevoli di essere menzionate.

Tra le migliori auto presenti ed allineate in Piazza De Ferrari, secondo me al primo posto figurava certamente una Fiat 600 coupé prototipo dalle linee affusolate ed armonicamente aggraziate. Questo prototipo, nel periodo 1964 – 66, fu interamente costruito a mano – con tanto amore e senso del bello – dal padre ventiquattrenne dell’attuale proprietario, proprietario che esponeva con reale fierezza, in ricordo del padre carrozziere, un artigiano che, passo dopo passo, fu capace di realizzare questo piccolo gioiello, che nella parte posteriore adottava la caratteristica fanaleria posteriore circolare della Fiat 850.

Al secondo posto faceva bella mostra di sé una bellissima OSCA MT4 “Siluro”, nome mutuato dalla caratteristica carrozzeria affusolata a 2 posti secchi, la cui linea a “siluro” obbligava l’adozione di parafanghi esterni di ispirazione motociclistica. Altra peculiare caratteristica era costituita dai fari entrobordo posizionati all’interno della carrozzeria dietro la griglia che copriva il radiatore che raffreddava il potente motore da 1100 cc.

A causa della sua rarità ed accuratezza del restauro, ho ritenuto corretto posizionare al terzo posto una rara Fiat Abarth Zagato 750 Coupé del 1958, una auto dotata di una carrozzeria interamente in alluminio caratterizzata da 2 vistose gobbe sul tetto, tipiche della produzione Zagato della metà degli anni ’50. Una carrozzeria 2 + 2 posti, ben tenuta e molto leggera grazie all’esteso impiego dell’alluminio, che propulsa dal motore bialbero Abarth, capace di erogare ben 43 CV, la rendeva estremamente performante. Un motore potente, che per motivi di raffreddamento, necessitava l’adozione sul cofano posteriore di 2 vistose prese d’aria.

Testo e foto di Flavio Scopinich