Al CO d’arrivo l’irlandese timbra in ritardo per favorire il compagno di squadra Andrea Crugnola ma il direttore di gara annulla il Controllo per traffico stradale
Vinco io, vinci tu? Il dubbio sul nome del vincitore del 68° Rallye Sanremo è stato sciolto solo al Controllo Orario 8/A, quello dell’ultima assistenza, quando gli irlandesi Craig Breen – Paul Nagle Hyundai i20 hanno pagato il fatidico minuto di ritardo, pari a 10” di penalità, che avrebbe consegnato la vittoria all’altra Hyundai i20 di Andrea Crugnola-Pietro Ometto. Una conclusione attesa da gran parte degli addetti ai lavori, visto che con questa situazione il pilota varesino si sarebbe lanciato prepotentemente in campionato, un gioco di squadra che è stato vanificato da una decisione del direttore di gara Simone Bettati del 68° Rallye Sanremo emessa alle ore 21.15, con la quale sono annullate tutte le penalità registrate al Controllo Orario 8/A di ingresso al parco assistenza.
Come si spiega nel documento del direttore di gara, la decisione è stata presa a causa del traffico stradale immediatamente prima del C.O. e perché i transiti delle vetture al Controllo Orario sono stati alterati da questa situazione. Pertanto l’annullamento del Controllo Orario è stata annullata anche la penalità a Craig Breen -Paul Nagle, in ritardo a quel controllo e pertanto il vincitore risulta l’equipaggio che aveva dominato sulle prove speciali. Con questa decisione la classifica del 68° Rallye Sanremo vede la vittoria dell’equipaggio irlandese in seconda posizione, Andrea Crugnola-Pietro Ometto, anche loro su Hyundai i20. Terza posizione per il ligure Fabio Andolfi affiancato da Stefano Savoia.
Il rally ha vissuto sul filo dell’emozione per tutti i 90,93 chilometri della gara. Partito con la Power Stage di Bajardo vinta sabato da Criag Breen fino alla Cesio-Carpasio, ultima del rally, che con i suoi 20,75 km di speciale, ha lanciato la volata finale per Crugnola. Il varesino, vincendo la prova di chiusura con lo stesso tempo di Basso, recupera in un sol botto 6”7 a Breen, permettendo all’italiano di avvicinarsi sufficientemente all’irlandese rendendo così possibile con il suo “sacrificio” finale il sorpasso. Doppietta Hyundai quindi, che esce felice dalla gara del Ponente Ligure con il suo alfiere di punta che rientra in gioco per il Campionato Italiano Rally – Sparco, dove è salito al secondo posto della classifica assoluta.
Ottima terza piazza finale per un concreto Fabio Andolfi, affiancato da Stefano Savoia, che è stato bravissimo a non cadere in errore per tutto il corso della gara riuscendo anche a risultare il più veloce nella prima prova di giornata, la mattutina San Bartolomeo. “Sono molto contento di questo risultato – ha rilevato Fabio Andolfi a fine gara – siamo partiti decisi, abbiamo un po’ faticato perché devo migliorare la conoscenza delle gomme ma ci siamo difesi”.
Chiusa la partita del podio, in quarta posizione salgono Stefano Albertini e Danilo Fappani, costretti a inseguire con la loro Skoda Fabia EVO dopo un errore, seppur piccolo, nella Power Stage di Bajardo che li ha fatti terminare la frazione di sabato in quindicesima posizione. Hanno poi recuperato terreno nella giornata di oggi, anche se l’equipaggio bresciano ha sofferto di una non perfetta confidenza con la vettura. Poteva essere della partita Giandomenico Basso, con Lorenzo Granai sul sedile di destra della sua Škoda Fabia R5, che stava lottando per il successo finale (dopo cinque prove era secondo assoluto a 5/10 dall’allora leader Crugnola) prima di forare sulla sesta prova, la Colle d’Oggia-2, nella quale ha perso 48”7 da Breen, miglior tempo, precipitando al sesto posto nella classifica assoluta. Il veneto è poi riuscito a recuperare una sola posizione nelle successive speciali, pur avendo attaccato, vincendo la successiva Vignai e la prova finale Cesio – Carpasio (con lo stesso tempo di Crugnola) prestazione che gli ha permesso di rientrare fra i miglior cinque della classifica assoluta.
Simone Campedelli affiancato da Tania Canton, con la Volkswagen Polo, terminano al sesto posto tornando ad affrontare una gara su asfalto dopo diciannove mesi (Due Valli 2019) cedendo la quinta posizione solo nell’ultima speciale a uno scatenato Giandomenico Basso. I portacolori della Movisport si inseriscono con determinazione fra i protagonisti del campionato tricolore e precedono il velocissimo francese Stephane Lefebvre sulla Citroën C3 R5 con Andy Malfoy, che dopo un inizio difficile nella Power Stage di Bajardo (19° assoluto). Il francese nella seconda parte della giornata si è inserito costantemente fra i migliori dieci assoluti, riuscendo nella Cesio – Carpasio finale, la più lunga della gara a scavalcare i due equipaggi che fino all’ora lo precedevano ovvero Ciuffi – Perna e De Tommaso – Mazzocchi.
Ottava posizione finale per Rudy Michelini con Michele Perna a dettare le note sulla sua Škoda Fabia R5 (vettura che ha sostituito in fase di verifica ante gara la prevista Volkswagen Polo) con la quale ha avuto piccoli problema di feeling perdendo terreno e posizioni nel secondo giro delle prove speciali. Riscattandosi però nella prova finale che gli permette di scalare due posizioni nella classifica assoluta. Dietro Michelini, Damiano De Tommaso – Massimo Bizzocchi, Citroën C3 R5 non molto soddisfatti delle loro prestazioni nella giornata ligure che non gli permette di ripetere quanto di bello fatto vedere al Ciocco. Ottima performance per il giovane toscano Tommaso Ciuffi e Michele Perna sulla Škoda Fabia, decimi nella classifica finale che sono addirittura riusciti a staccare il terzo tempo assoluto sulla Power Stage di Bajardo. Il fiorentino è stato autore poi di una buona gara, pagando però l’inesperienza nella scelta di gomme nell’ultima prova che lo ha fatto scivolare indietro di due posizioni.
Unico ritirato fra i piloti big, il figlio d’arte svedese Oliver Solberg, che ha staccato una ruota nel corso della terza prova speciale (Colle d’Oggia), dopo aver segnato il quarto tempo assoluto nella precedente prova di San Bartolomeo. Dei 139 partiti regolarmente stamane hanno concluso in 108 equipaggi.