In gara da giovedì a sabato la 356 C di Giovanni Pighi e Luigi Callegari, preparata ed assistita da Massimo Meli
C’è anche una vettura “made in Genova” al via della 33^ Winter Marathon, la tradizionale e più longeva gara di regolarità invernale per auto storiche pronta a scattare giovedì prossimo da Madonna di Campiglio, dove si concluderà sabato 17 gennaio dopo oltre 500 km. E’ la Porsche 356 C (ph) che sarà portata in gara da Giovanni Pighi e Luigi Callegari, due fedelissimi di questa manifestazione, una vettura preparata e seguita in corsa dal genovese Massimo Meli, un grande esperto del settore delle auto storiche, che in assistenza si avvarrà della collaborazione di Renzo Bragoli.
“Sono contento – osserva Giovanni Pighi – che si sia potuta organizzare anche questa edizione della Winter, svolgimento affatto scontato vista la situazione: quest’anno porterò in gara la Porsche 356 C preparata da Massimo Meli. Vista la quantità di neve, partirò subito col treno di gomme chiodate, sul Pordoi ci sono piu di 2 metri di neve… L’obiettivo è, come sempre, quello di entrare nella zona alta della classifica, insieme agli altri top driver, ed effettuare come ogni anno la finale sul Lago Ghiacciato, ma soprattutto divertirsi e con tutta questa neve il divertimento sarà assicurato”. Più pragmatico il copilota. “Il mio compito – puntualizza Luigi Callegari – è anche quello di tenerlo concentrato ma, guidando tutto il giorno fino a notte fonda, penso che sarà molto dura…”.
Massimo Meli, il preparatore, affianca questa gara ai rally di una volta. “Si guida senza sosta per ore e fino a notte fonda – osserva il genovese – a ritmi elevati ed in quota. Il freddo e la notte buia fanno la selezione: non c’é spazio per l’improvvisazione, un guasto e sei fuori gara. Per noi dell’assistenza è come rivivere i rally che ho corso come pilota negli anni Ottanta e Novanta: trasferisco la mia esperienza di ex pilota e presidente per decenni di scuderia sul campo delle gare storiche. Un esempio: ho zavorrato la parte anteriore della Porsche con 2 sacchi di sabbia per diminuire la tendenza al sottosterzo tipica di questa vettura. Lo facevo quando da giovane andavo forte con la Fiat 600 che aveva lo stesso problema…”. Al suo fianco, in assistenza, Renzo Bragoli. “Sono carrozziere, figlio d’arte – puntualizza – ma mi intendo molto anche di meccanica. Aiuto Meli e leggo il radar, indispensabile per inseguire l’auto che in gara è spesso irraggiungibile. Le assistenze sono complicate: ricordo un anno, con meno 16 gradi, sotto l’auto a ripararlo. Come un Montecarlo…”.
La 33^ Winter Marathon propone quest’anno un nuovo e affascinante percorso: oltre 500 km con 12 passi dolomitici, 65 prove cronometrate e 6 prove di media (per un totale di 18 rilevamenti), 8 controlli orari e 1 controllo timbro da affrontare nuovamente in 2 tappe: la prima giovedì 14 in notturna lungo la Val di Sole con sosta sul Passo del Tonale e la seconda venerdì 15 attraverso le strade e i passi più famosi del Trentino – Alto Adige con sosta cena sul Passo Gardena. La nuova edizione della classica d’inverno si svolgerà nel pieno rispetto del “Protocollo Generale ACI Sport per il contenimento della diffusione del COVID-19 nel motorsport”.
Novanta gli equipaggi al via. Tra i numerosi partecipanti, come nel 2020, anche il due volte campione mondiale rally Miki Biasion, in gara su Alfa Romeo 1750 GT Veloce del 1968, e il pilota nonché volto Sky Sport F1 Davide Valsecchi su Fiat Abarth 124 Rally del 1973. La 33^ Winter Marathon vedrà al via 13 marchi automobilistici, 12 vetture anteguerra, 16 “top driver”, 4 vincitori di precedenti edizioni e 6 nazioni rappresentate.