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Winter Marathon: la Porsche 356 C “made in Genova” non tradisce le attese

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Bellini e Tiberti (Fiat 508 C) vincono la gara. La vettura genovese di Giovanni Pighi e Luigi Callegari, preparata ed assistita da Massimo Meli, chiude in diciassettesima posizione finale e si aggiudica lo speciale Trofeo Centro Porsche Brescia disputato sul lago ghiacciato di Madonna di Campiglio

E’ l’equipaggio composto da Edoardo Bellini e Roberto Tiberti, al volante di una Fiat 508 C del 1937, ad aggiudicarsi la vittoria della 33ª edizione della Winter Marathon, conclusasi alle 23.00 di ieri con l’arrivo degli equipaggi in Piazza Righi a Madonna di Campiglio. I portacolori della Scuderia Franciacorta Motori, già secondi assoluti nel 2020, hanno vinto con merito una gara molto impegnativa per le temperature particolarmente rigide ma resa affascinante dalla neve caduta sul percorso, precedendo in classifica Alberto Aliverti e Stefano Valente su una analoga Fiat 508 C del 1937; sul terzo gradino del podio Fabio e Marco Salvinelli della Scuderia Classic Team a bordo di una Fiat 1100/103 del 1954.

Diciassettesima posizione finale per la Porsche 356 C del 1951 (ph) “made in Genova” dei piacentini Giovanni Pighi e Luigi Callegari, preparata da Massimo Meli che ne ha curato anche l’assistenza in gara con la collaborazione di Renzo Bragoli. Nessun problema particolare in gara ma risultato finale un po’ stretto per l’equipaggio emiliano, che aveva anche occupato l’undicesima piazza ma che ha sofferto un po’ lo stretto posizionamento dei pressostati, con relativa difficoltà a traguardarli.

Giovanni Pighi e Luigi Callegari si sono comunque rifatti aggiudicandosi sull’anello del lago ghiacciato di Madonna di Campiglio la prima edizione del Trofeo Centro Porsche Brescia regolando la 356 SC Coupé del 1963 di Sergio Mazzoleni ed Edrisio Carrara e la 911 T 2.2 del 1969 di Mauro Argenti e Roberta Amorosa.

Al primo posto fra gli equipaggi interamente stranieri degli svizzeri Ferruccio e Carlo Nessi su Morris Mini Cooper S Mk I del 1965, giunti ventiseiesimi. “Oltre che per il paesaggio, eravamo venuti qui per allenarci in vista del Montecarlo – hanno rilevato i fratelli elvetici, alla loro prima esperienza in questa competizione – c’è la neve, è tutto molto bello. La nostra Mini è interamente originale: dalla nascita alla fine degli anni Novanta ha corso in Svezia, poi l’abbiamo rilevata noi ma l’abbiamo conservata fedelmente senza aggiungere particolari che non siano strettamente di serie”.

Buona la prova di Miki Biasion (brand ambassador Eberhard) in gara su Alfa Romeo 1750 GT Veloce del 1968, giunto 62° assoluto. “Mi sono divertito molto – ha dichiarato l’ex Campione del Mondo rally – è un piacere disputare la più bella gara invernale che esista. Avendo imparato a guidare nella neve, mi sono creato una sensibilità di guida su questo fondo e consiglio di farlo anche ai giovani: ho corso dodici Rally di Montecarlo e gli unici due che ho vinto erano su strade completamente innevate… Ho girato qui sul laghetto con una Lancia Stratos, una vettura che avevo già utilizzato al Rallylegend, e guidarla sulla neve è stata veramente una libidine. In gara, io non sono uno specialista dei pressostati e quindi, dato che c’era la neve, ho corso per fare un po’ di curve di traverso: per me, guidare di traverso è la cosa più bella che si può fare da vestiti…”.

Fra le Scuderie il successo è andato alla Franciacorta Motori che ha preceduto, nell’ordine, Brescia Corse e 3T Auto e Moto d’Epoca; il primato nella classifica riservata agli equipaggi under 30 è dell’equipaggio bresciano Bonomi – Bossini su Porsche 356 Speedster del 1955, davanti a Foresti – Sacco (Porsche 356 C Coupé del 1964) e Mion – Lonardi (Porsche 911 T 2.4 del 1972).

(Foto e interviste a cura di Massimo Meli)