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Un pensiero per Pino Spagnolo

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Si sono svolti martedì mattina i funerali di Pino Spagnolo, apprezzato pilota nei rally degli anni Novanta. Genovese, da poco in pensione dopo una vita a vendere autovetture, aveva iniziato la carriera agonistica nell’85 come “navigatore” di Marco Pedemonte. “Corremmo alcuni rally insieme – ricorda l’ex trofeista – con la Ford Ecort RS Turbo, che spesso faceva i capricci. Chiudemmo la stagione al Rally della Fettunta, all’epoca un seconda serie, per vedere se finalmente avevamo risolto i problemi alla vettura. Era un grande amico, sia nell’abitacolo che nella quotidianità”.

Dopo il debutto da co-pilota, nel 1988 Pino Spagnolo è passato al volante di una A112 Abarth con cui ha disputato quattro rally, tutti in coppia con un giovanissimo Nicola Arena. In seguito ha utilizzato l’Opel Kadett Gsi per una stagione e la mitica Fiat Uno Turbo – era forse l’unico pilota a Genova a correre con questa vettura – da lui portata in gara per ben cinque annate. Poi ha guidato, per alcuni anni, la Peugeot 205 Rallye, per una gara la 306 e per due la Renault Clio Williams, con cui ha chiuso la carriera agonistica nel 2004, al Rally Altavalpolcereva con Fabrizio Brichetto alle note.

Pino Spagnolo era una persona per bene: taciturno, riservato e garbato, aveva un grande senso dell’amicizia. Per tutto questo è sempre stato benvoluto da tutti nell’ambiente rallystico genovese e ligure.