“Papà mi ha fatto fare tutto quello che volevo: senza di lui non sarei andato da nessuna parte“. Luca Fasce ricorda con infinita tristezza e con grande sincerità il padre Luciano, spentosi improvvisamente a Genova nei giorni scorsi a poco più di 81 anni.
Luciano Fasce è stato uno tra i rappresentanti di maggior spicco dell’automobilismo ligure e nazionale degli anni Settanta e Ottanta, periodo in cui si cimentò sia come pilota che come dirigente sportivo. Corse, infatti, nei rally con le Lancia Fulvia Hf 1300 e con le Alpine Renault che lui stesso preparava e di cui ne condivideva l’abitacolo con Claudio Cenni e con un allora giovanissimo Billy Casazza: nel 1976 si aggiudicò la prima edizione dell’inedito Campionato italiano di Rallycross. Fu – con Enrico Vacca, Gianfranco Biglia e il compianto Walter Bulfoni – tra i soci fondatori della pista di Autocross “Quota Mille” di Torriglia, nell’entroterra genovese, un impianto attivo dal 1970 al 1977 su cui Luciano si cimentava spesso anche al volante di un’insolita Renault 5 GTL.
Terminata la carriera di pilota, si dedicò interamente all’attività di meccanico e preparatore. Dalla sua factory uscirono prima l’inedita Vw Scirocco gruppo 2 del fratello Walter, vettura con cui Luciano corse il suo ultimo rally nel 1981, e poi tutte le altre auto – A112 Abarth e Peugeot 205, 309 e 106 – con cui, dal 1987 ai primi anni 2000 ha corso suo figlio Luca, che nel suo curriculum vanta anche un passato tra i piloti prioritari del Campionato italiano 2 Litri.
“Era un taciturno, discreto e riservato – ricorda ancora Luca – una persona concreta, poche parole e tanti fatti. Eravamo molto uniti: ho perso un amico, un socio, un confidente, un preparatore psicologico a livello agonistico oltre ad un padre speciale“.