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La 23^ Ronde Colli del Monferrato e del Moscato non si ferma

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Via libera per la 23^ Ronde Colli del Monferrato e del Moscato, in programma a Casale Monferrato il 5-6 dicembre. Il momento è delicato, ma Moreno Voltan, alla guida della macchina organizzativa, è determinato a portare avanti la manifestazione, alla luce da quanto riportato nell’ultimo DPCM, che di fatto autorizza le competizioni sotto l’egida di ACI Sport, anche nelle regioni che rientrano nelle zone rosse istituite dal Governo.

La nostra data al momento è posizionata dopo la scadenza del DPCM – ha dichiarato Voltan poco dopo l’apertura delle iscrizioni per la classica di fine stagione – ci auguriamo che le cose vadano per il meglio e che effettivamente le misure vengano allentate come previsto. Il territorio casalese tiene molto a questa manifestazione, spero possa servire anche per rialzare il morale di tante realtà che oggi stanno vivendo nella più totale incertezza”.

Le domande di iscrizione potranno essere inviate dai concorrenti fino al 25 novembre, mentre tutto il resto del programma sarà concentrato nel weekend di gara. Come previsto dal protocollo federale, le verifiche sportive saranno interamente online e le verifiche tecniche presso il parco assistenza, allestito in Piazza D’Armi a Casale, presso il polo fieristico. Nella stessa location troveranno spazio la direzione gara e tutti gli altri organi del quartier generale, per ottimizzare la logistica. In ogni caso la Ronde Colli del Monferrato e del Moscato sarà rigorosamente a porte chiuse.

E’ un enorme dispiacere non poter accogliere il pubblico – ha concluso Voltan – ma siamo consapevoli che la situazione sia delicata e dobbiamo rispettare questa dolorosa decisione, per poi pensare finalmente ad una stagione 2021 in grande stile. La nostra determinazione nel voler portare avanti la gara è rivolta soprattutto alle realtà come preparatori ed addetti ai lavori in genere, duramente colpiti in questo 2020. In poche parole, queste persone hanno bisogno di lavorare e di produrre reddito, dietro ad un Rally c’è un importante indotto economico che non può più permettersi gravi perdite. Tutto dipende dalla volontà di noi organizzatori, io voglio dare un segnale forte per tutto il nostro mondo, che oggi ha bisogno di solidarietà e collaborazione. Se poi dovessero arrivare imposizioni dall’alto le rispetteremo, ma al momento non ci fermiamo”.