Home Storiche Rallye Monte Carlo Historique: i genovesi penalizzati dalle “misure”

Rallye Monte Carlo Historique: i genovesi penalizzati dalle “misure”

742
0
La Saab 96 V4 - del 1971 del portacolori della Scuderia del Grifone Marco Gandino (ph C. Masante)

Il fermo dell’attività agonistica, dovuta all’emergenza Coronavirus, ci permette di approfondire, con il co-pilota genovese Danilo Scarcella, la partecipazione di due equipaggi genovesi al Rallye Monte Carlo Historique 2020, entrambi partiti da Milano: Alberto Bonamini – Marianna Ambrogi (Fiat 124 Abarth del 1975), giunti sessantunesimi, e Marco Gandino – Danilo Scarcella (Saab 96 V4 del 1971, ph), che hanno chiuso la gara in settantasettesima posizione. Per entrambi, posizioni finali onorevoli anche se magari un poco sotto le aspettative.

“Il rallye quest’anno è stato caratterizzato dall’assoluta mancanza di neve e ghiaccio – osserva Danilo Scarcella – neppure quel fondo umido e scivoloso che in passato ha condizionato la classifica, ne sa qualcosa il due volte vincitore della 1000 Miglia Giordano Mozzi. In questa situazione la gara è diventata una lotta di misure, chi più si avvicinava a quelle segrete dell’organizzatore, passava nelle prime posizioni. Debbo riconoscere che né Marianna, navigatrice di Bonamini, nè io siamo riusciti ad indovinare questa lotteria. Dopo le prime due prove dove le famose “misure” sembravano quelle del metro di Parigi, noi eravamo al 33° posto e la 124 Abarth all’89°; a partire dal giorno successivo la classifica si è messa in rapido movimento, mettendo i concorrenti più esperti in totale confusione. È apparso chiaro che qualcosa era cambiato nei rilevamenti delle prove speciali”.

“Successivamente – prosegue il co-pilota genovese – è girata in internet la lettera indirizzata dal costruttore del Crisartech (un nuovo strumento, ndr) ed abile navigatore ai propri clienti nella quale riferiva di un incontro con il responsabile del percorso del Rallye dove lo stesso riconosceva di “variazioni” per impedire che alla fine ci fosse un pari merito nella classifica per il vincitore. La gara è andata avanti così sino alla notte finale dove nella prova 14, la più impegnativa che metteva assieme vari colli molto difficili, si sono affermati vetture ed equipaggi più bravi. Purtroppo Gandino ed io non siamo stati tra questi: abbiamo difeso la nostra posizione ma non abbiamo guadagnato nulla”.

“La cosa molto positiva dell’avventura 2020 – conclude Danilo Scarcella – è stata l’esperienza della compagine del ClassicTeam, un insieme di 13 equipaggi, ridotta a 12 prima della partenza per un infortunio sciistico ed addirittura a 10 subito dopo la partenza per guasti meccanici. Tra questi ultimi, purtroppo l’equipaggio formato da Maurizio Verini e Roberto Ricci, con il grande campione subito fuori. Malgrado la defezione ed i due ritiri, il lato positivo è la grande coesione che si è creata tra gli equipaggi superstiti, conquistati dal professionale livello di assistenza che il ClassicTeam è riuscito ad offrire a tutti sia dal punto di vista concreto che da quello morale. Una bella esperienza che senz’altro avrà un seguito”. (11 mar./ph Christian Masante)