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Dakar: che passo l’imperiese Luciano Carcheri!

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Luciano Carcheri durante la Dakar 2022

Buona terza tappa per l’equipaggio della Squadra Corse Angelo Caffi, protagonisti nel settore competitivo di navigazione, una delle novità di questa edizione

578 chilometri complessivi, tre settori competitivi di regolarità e uno di navigazione. Questo il menu della terza tappa andata in scena oggi alla Dakar Classic, un mix di altissimo livello tecnico dove la Squadra Corse Angelo Caffi ha ben impressionato grazie all’andatura di Luciano Carcheri e Giulia Maroni a bordo della Nissan Terrano 1 #759 (ph) preparata da TecnoSport.

Il pilota ligure, alla decima esperienza nel rally raid più famoso del mondo, ha trovato un affiatamento davvero notevole con Giulia Maroni, grande professionista e campionessa italiana 2021 Cross Country Rally. Per la prima volta equipaggio, la coppia ha affrontato oggi la tappa più difficile dal punto di tecnico fino a questo momento, con la prima prova di navigazione, una delle novità del 2022. In questi tratti competitivi, gli equipaggi devono raggiungere il punto d’arrivo percorrendo meno strada possibile e ricevono penalità se si allontanano troppo dalla “linea ottimale”. Sembra facile, ma farlo su piste mezze nascoste dalla sabbia nel deserto dell’Arabia Saudita con velocità spesso oltre i 100km/h diventa particolarmente impegnativo.

Oltre alla prova di navigazione la tappa includeva anche tre settori di regolarità. “Nelle prove di precisione – ha commentato Carcheri – abbiamo patito la velocità. Oggi, soprattutto nel finale, la tappa era dannatamente veloce. Abbiamo percorso oltre il 70% a tavoletta, con la nostra Nissan Terrano 1 griffata Costa Ligure stabile a 110km/h. Sappiamo che nei tratti veloci patiamo qualcosa in Gruppo H3 rispetto ad alcune vetture come le Mitsubishi ex ufficiali, e difatti abbiamo accusato delle penalità di ritardo nell’ultimo controllo. Ci siamo difesi bene in navigazione, Giulia è stata davvero impeccabile, un rullo compressore”.

Era facile perdere la rotta – ha aggiunto la navigatrice della Squadra Corse Angelo Caffi – eravamo principalmente su piste vecchie e poco visibili, quindi mantenere la linea per non finire fuori dal tracciato ha richiesto una dose extra di concentrazione”.

Per certi versi assomigliava al Marocco – ha concluso Carcheri – mi sono sentito a mio agio, l’auto ha risposto alla perfezione e posso dirmi soddisfatto. Il Gruppo H3 è una bella sfida, sono orgoglioso di farne parte, ma il livello è alto davvero”. Dopo la tappa di oggi, Carcheri e Maroni hanno confermato il nono posto di Gruppo H3, cinquantatreesimo assoluto sugli attuali 117 concorrenti in gara. L’obiettivo è quello di risalire qualche posizione mantenendosi saldamente nella top ten.