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Jean Claude Vallino, sfumata la finale nel quinto atto del “tricolore” RX

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Jean Claude Vallino in azione a Castelletto (ph Elio Magnano

Avrebbe dovuto essere l’unico italiano regolarmente qualificato ma si è dovuto fermare per un guasto tecnico nella discussa ripetizione della semifinale

Jean Claude Vallino sarebbe stato l’unico ad avere licenza italiana a disputare la finale della categoria STC del quinto appuntamento del Campionato Italiano RX 2021, che si è svolto nel fine settimana sull’impianto di Castelletto di Branduzzo. La gara pavese, valevole anche per il Campionato Austriaco ed Europeo di specialità, ha richiamato nell’autodromo lombardo i migliori specialisti continentali, provenienti soprattutto dai paesi dell’Est, nazioni nelle quali la popolarità del Rally Cross è alle stelle.

Purtroppo la manche di semifinale, nella quale il sedicenne della Val Pellice si era qualificato secondo, è stata annullata e fatta ripetere per un ipotetico problema software che in realtà nascondeva un palese errore. Purtroppo nella ripetizione della sessione si è spento il motore dell’Opel Astra Gruppo N di Jean Claude Vallino e al giovane portacolori di Meteco Corse altro non è rimasto che accostare e guardare la finale disputata fra piloti della Repubblica Ceca, ungheresi, polacchi, austriaci e svizzeri. Senza nemmeno un italiano.

Sfogliando alla vigilia l’elenco iscritti ero felice. Mi ritrovavo a competere in una categoria con la crème de la crème della specialità al volante di vetture di ultimissima generazione, stratosferiche nelle loro potenze, appositamente studiate per il rallycross” afferma JC Vallino. “La sfida era capire dove sarei riuscito a inserirmi con la mia Astra Gruppo N che paga alle altre auto vent’anni di età e non ho idea quanti cavalli di potenza”. La cosa in effetti aveva senso, e anche se non si sentiva battuto in partenza JC era curioso di capire dove avrebbe potuto inserirsi. Nei tre turni di qualificazione Jean Claude e la sua Astra si piazzano a ridosso dei primi tre (stranieri), risultando nettamente il migliore fra gli italiani che pur frequentano assiduamente il campionato tricolore.

A quel punto JC Vallino si schierava per la prima delle due semifinali che dovevano qualificare i migliori sei per giocarsi la finale e la vittoria della gara. Nella prima semifinale il pilota italiano chiudeva secondo assoluto dietro l’imprendibile Ramon Castoral (quarantaseienne pilota ceco, di cui nemmeno nel suo sito riescono a pubblicare tutti i titoli vinti!) davanti a tutti gli altri, nonostante avesse gareggiato per metà della batteria sotto la pioggia battente pur avendo alle ruote i pneumatici da asciutto.

Jean Claude è stato molto bravo” sottolineano nello staff del pilota pinerolese “perché guidare in quelle condizioni, con la pista che si stava riempiendo di fango anche nella parte asfaltata, non era facile, la visibilità diminuiva e la poca esperienza di Jean Claude in quelle condizioni non aiutava”. La pioggia rendeva più lenta la pista e nella seconda semifinale nessuno riusciva a ripetere le prestazioni di Castoral e Vallino.

Partire in prima fila a fianco del ceco era una soddisfazione grandissima. Mi stavo concentrando per effettuare una partenza perfetta; sarebbe stato bellissimo riuscire a entrare nella prima curva davanti a tutti, anche se i poderosi cavalli della sua Astra avrebbero fatto la differenza anche sullo scatto iniziale”. Un bel sogno durato pochissimo, perché il portacolori di Meteco Corse veniva richiamato in direzione gara con tutti gli altri concorrenti della categoria STC 2000 dove veniva loro comunicato che le precedenti semifinali venivano annullate per un problema tecnico.

Si è andati avanti per oltre un’ora a discutere su cosa fosse successo e su quale soluzione adottare per stilare la griglia della finale” ribadiscono nel team del pilota. “Poi hanno deciso di cancellare i risultati delle precedenti semifinali (anche dal sito di cronometraggio sono stati cassati i file, ma esistono i pdf salvati) e di ripetere la semifinale. Una decisione incredibile che non vogliamo nemmeno commentare”.

Se fino a quel momento tutto era girato per il meglio a Vallino Junior nella ripetizione della semifinale una candela del motore dell’Astra, si rompeva zittendo il propulsore già nel corso del primo giro. “Se non ci fosse stata la ripetizione della semifinale la candela si sarebbe rotta nel corso della finale e mi sarei ritirato comunque” commenta filosoficamente Jean Claude stringendosi nelle spalle. “Ma vuoi mettere che libidine l’essere l’unico italiano fra i big dell’europeo e andare all’assalto di sua maestà Ramon Castoral?”.