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In un libro le “Carriere spezzate” di Leo Cella e Franco Patria

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In occasione del 67° Rallye di Sanremo domani, 1 ottobre, alle ore 18:30 al Palafiori di Sanremo verrà presentato il libro del giornalista Renato Ronco “Carriere spezzate”, sulla storia di Leo Cella e Franco Patria (edizioni Ephedis). Il noto giornalista, voce storica di Telemontecarlo e La7, conduttore di Crono Tempo di Motori e telecronista al seguito della Formula 1 e Formula Indy, racconta la storia di due piloti del passato arrivati ad un passo dalla Ferrari per poi scomparire tragicamente.

Renato Ronco ha deciso di rendere omaggio a due campioni, entrambi sanremesi, che hanno contribuito all’epoca d’oro dell’automobilismo e che sono venuti a mancare nel pieno della loro carriera di piloti automobilistici. Erano gli anni ’60 ed i due piloti avevano raggiunto il traguardo dell’ufficialità: corridore della squadra corse Abarth Franco Patria, all’Alfa Romeo Leo Cella. Dopo aver conquistato entrambi il prestigioso Rally dei Fiori (l’odierno rally di Sanremo).

Leo Cella è il primo italiano ad aver vinto due volte il Rally dei Fiori, nel 1965, con Gamenara sulla Lancia Fulvia 2C, e nel 1966, con Luciano Lombardini sulla Lancia Fulvia Coupé, diventando lo stesso anno campione d’Italia in coppia con Lombardini e con la sua Lancia Fulvia 1,3 HF Coupé. Nel 1966, vince il Rally di San Martino di Castrozza e si aggiudica il Rally della Spagna, sempre con la Fulvia, e termina anche secondo nel Rally dei Tre Cîtés, il Monaco – Vienna – Budapest. Nel 1967, chiuse al quarto posto nella classifica generale del Rallye Monte-Carlo. Ha anche corso in Formula 3 nel 1964 per la squadra privata Sant Ambroeus su Cooper-BMC, e le 24 ore di Le Mans nel 1966 e 1967 su Alpine A210, finendo 9° assoluto nel 1966 con Henri Grandsire, e 1° nella categoria di 1300 cmc. Il 17 febbraio 1968 sulla pista di Balocco era alla guida di un prototipo Alfa Romeo 33: perse il controllo della vettura e mori all’età di 30, ponendo fine a una sicura gloriosa carriera.

Franco Patria naque il 24 febbraio 1943 a Torino morì l’11 ottobre 1964 sull’Autodromo di Monthléry, durante la 1000 chilometri di Parigi su Abarth Simca 1300 bialbero (a 21 anni), è stato pilota di rally e corse in pista per l’Abarth. Ha iniziato la sua breve carriera nella scuderia del Grifone nel 1962, insieme a Leo Cella e Luigi Taramazzo. Vinse nel 1963 il rally dei Fiori, con Orengo come copilota, su Lancia Flavia; otto gare dopo firmò per la Lancia dove corse all’inizio dell’anno 1963, ma continuò le sue apparizioni in pista con le vetture dello Scorpione (completerà 18 gare per il marchio). L’incidente fatale nel 1964: lo scontro avvenne nel rettilineo principale del circuito de Linas – Montlhéry, con un altro pilota che si stava immetendo nella corsia dei box, portò, oltre alla tragica scomparsa del pilota sanremese, anche alla morte di Peter Linder e di tre commissari di gara francesi. (Nicolas Rettagliati)