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Al 67° Rallye Sanremo si rinnova la sfida tra Crugnola e Basso

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Targa Florio 2020: Crugnola -Ometto (Citroen C3 R5)

Sono stati gli indiscussi protagonisti del Campionato Italiano Rally non concedendo agli avversari (italiani) nemmeno le briciole. Loro sono il varesino Andrea Crugnola, affiancato Pietro Elia Ometto (Citroën C3 R5) e il blasonato Giandomenico Basso, con Lorenzo Granai al suo fianco sulla Volkswagen Polo GTI. Se escludiamo la prima tappa del Rally Roma Capitale, monopolizzata dall’equipaggio russo Lukyanuk – Eremeev, Crugnola e Basso si sono spartiti o quasi tutte le altre 26 prove disputate (17 Crugnola, 7 Basso) lasciandone appena due al Targa Florio: una a Stefano Albertini e l’altra al locale Totò Riolo.

Sanremo, crocevia per il titolo tricolore – E che la situazione sia incandescente lo dimostrano anche i punteggi. Giandomenico Basso si presenta a Sanremo al comando della classifica con 49 punti, frutto del successo in Gara 1 al Roma Capitale, due secondi posti e un terzo, ma Crugnola è in piena rimonta, dopo il gran botto nella prima tappa di Roma Capitale, avendo infilato una sequenza di tre successi consecutivi a cominciare proprio da Gara 2 di Roma Capitale. Se Crugnola e Basso hanno finora imposto il loro monopolio, non daranno loro certo vita facile piloti desiderosi di mettersi in evidenza a cominciare dal giovane comasco Alessandro Re, affiancato nell’occasione dallo svizzero Marco Menchini, terzo in classifica di CIR, con la sua Volkswagen Polo GTI con la quale è andato a punti in tutti e quattro gli appuntamenti del CIR; e proseguire quindi con l’equipaggio tutto bresciano formato da Stefano Albertini – Danilo Fappani che dopo aver disertato il Roma Capitale ha subito preso un buon passo con la sua Škoda Fabia salendo sul podio della classifica assoluta sia al Ciocco, sia al Targa Florio dove ha chiuso alle spalle di Crugnola. Da seguire anche le gare degli altri protagonisti di questo CIR 2020 come Marco Signor – Andrea Pezzoli, Volkswagen Polo GTI, sempre a punti in questa annata, i toscani Antonio Rusce – Sauro Farnocchia, Citroën C3, Giacomo Scattolon – Giovanni Bernacchini, Ivan Ferrarotti – Fabio Grimaldi, entrambi equipaggi a bordo della Škoda Fabia. E non bisogna dimenticare il ritorno di Umberto Scandola, che come sempre avrà al suo fianco l’imperiese Guido D’Amore (Hyundai i 20 R5) che si dedicano in prevalenza al campionato terra, ma vantano nel palmares un successo assoluto al Rallye Sanremo del 2014, o Luca Rossetti con Manuel Fenoli al quaderno delle note (Hyundai i 20 R5) quest’anno impegnati nel CIR WRC, pilota che di Sanremo ne ha disputati una decina.

Asfalto bollente – Il 67° Rallye Sanremo è anche la quinta prova del Campionato Italiano Rally Asfalto che vede cinque piloti compressi in appena 14 punti. La classifica è condotta da Alessandro Re che vanta quattro punti di vantaggio sull’accoppiata Marco Signor e Stefano Albertini, con il bresciano, assente nel doppio appuntamento romano, protagonista di una veemente rimonta grazie ai due successi nel CIRA al Ciocco e alla Targa Florio, e già protagonista nelle precedenti edizioni della gara ligure che ha disputato nove volte, avendo anche conquistato un podio assoluto nel 2015.

Nessuna classe senza sfide – Non mancheranno le sfide nelle categorie minori. A cominciare dalla R1 dove saranno in molti a dare l’assalto alla Suzuki Swift Ibrida dei valdostani Simone Goldoni – Eric Macori, finora sempre sul gradino più alto del podio nelle precedenti quattro gare. All’inseguimento della giapponese ibrida si butteranno il giovanissimo torinese Davide Porta, affiancato dall’esperto Andrea Segir sulla Renault Clio Rally 5, la nuova arma fra le piccole della Casa francese presentata a Montecarlo 2020 e Nicola Cazzaro, con Giovanni Brunaporto al suo fianco. Margini molto stretti anche nella classe R2B con le due Ford Fiesta Rally 4 di Daniele Campanaro – Irene Porcu e Gabriele Cogni – Gabriele Zanni che dovranno arginare l’attacco della Peugeot 208 di Alessandro Casella – Rosario Siragusano e le delle vetture gemelle di Emanuele Rosso – Andrea Ferrari, Mattia Vita – Massimiliano Bosi e Andrea Mazzocchi – Silvia Gallotti e infine, ma non per ultimo, del Campionato Italiano Junior, una sorta di mono modello con le Ford Fiesta Rally 4 che vede al comando Giorgio Cogni, davanti ad Andrea Mazzocchi, Emanuele Rosso, Mattia Vita e al livignasco Michele Bormolini.

Femminile, Patrizia Perosino per il titolo – Il Sanremo è la grande occasione per la biellese Patrizia Perosino, Škoda Fabia R5, affiancata dalla figlia Veronica Verzoletto, di prendere il largo nella classifica tricolore, vista l’assenza della sua principale avversaria, ma dovrà comunque vedersela con il ritorno in gara di Patrizia Sciascia, affiancata da Cristiana Biondi, lontane dal Sanremo da ben dieci anni (e per la pilotessa ligure dalle gare da cinque) e con le locali Federica Lio – Serena Giuliano, che sono tornate a correre in Italia al Val Merula del febbraio scorso e torneranno a calcare le prove del Sanremo con la loro Seicento dopo cinque anni.

Sanremo, alla prova degli stranieri – Il Rallye Sanremo è una gara molto appetita dagli equipaggi stranieri al punto che la scorsa edizione fu vinta dall’irlandese Craig Breen con Paul Nagle a fianco. Anche in questa edizione non mancheranno gli equipaggi da oltralpe, a cominciare dall’enfant prodige ventitreenne francese Pierre Louis Loubet, pilota ufficiale dello Junior Team Hyundai, figlio di Yves Loubet (che gli italiani ricordano al volante dell’Alfa Romeo Alfetta GTV6 prima e 75 Turbo poi, quindi della Delta HF) che sarà al via con una Hyundai i20 R5 affiancato da Vincent Landais e guida di una pattuglia che comprende altri due equipaggi francesi, quattro svizzeri e uno belga.

Largo ai trofei – Come sempre il Rallye Sanremo sarà terreno di sfida fra i vari partecipanti ai trofei monomarca. Nella Suzuki Rally Cup Nicola Schileo dovrà respingere gli attacchi delle altre Swift a cominciare da quella di Simone Rivia, suo principale inseguitore nella classifica del trofeo della Casa di Hamamatsu, di Giorgio Fichera e dello svizzero Ivan Cominelli che giocano un nutrito gruppo di equipaggi al volante della Swift.

La gara – Il 67° Rallye di Sanremo richiamerà i concorrenti venerdì 2 ottobre per le verifiche sportive mattutine, cui farà seguito nel pomeriggio lo Shake Down. La parte agonistica si svolgerà in un’unica giornata, sabato 3 ottobre, con partenza alle 7.10 del mattino di sabato 3 ottobre, quando le vetture usciranno dal parco assistenza per dirigersi sul classico trittico di prove di Passo Teglia, Langan e Vignai, prima di tornare a Sanremo per il riordino e l’assistenza che terranno fermi gli equipaggi in riva al mare per quasi due ore. Nel primo pomeriggio nuovo giro sulle tre prove, ancora un riordino e parco assistenza a partire dalle 15.50 per chiudere in serata con il terzo e ultimo passaggio su Passo Teglia, Langan e Vignai, prima di tornare nell’area della Vecchia Stazione per la conclusione della gara. Il 67° Rallye Sanremo si sviluppa su 340,62 chilometri di percorso, 102,03 di tratti cronometrati suddivisi in tre prove speciali da ripetere tre volte. La gara è valida come terza prova del Campionato Italiano Rally per il Campionato Italiano Rally Junior, la Coppa Italia Rally Zona 2, il Renault Clio Trophy Italia, la Suzuki Rally Cup, la Peugeot208 Rally Cup Top e come terzo appuntamento del Campionato Rally Liguria Primocanale Motori.