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Coronavirus: “salta” anche il Rally del Palme

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Le iscrizioni si sono aperte lunedì scorso ma è notizia di poche ore che il 22° Rally del Palme, una delle due gare – l’altra è la Ronde della Valli Imperiesi – che tornano da quest’anno a far parte del calendario ligure, non si disputerà a seguito delle decisioni prese con il DPCM a fronte dell’emergenza relativa al Coronavirus. “Salta”, per lo stesso motivo, anche il concomitante svolgimento del Sanremo Rally Storico. L’edizione 2020 del ritrovato rally imperiese, avrebbesi dovuto svolgersi nell’intera giornata di sabato 4 aprile (verifiche al mattino e sfida nel pomeriggio) su un percorso di 147 km, 68 dei quali relativi alle quattro prove speciali da percorrere due volte, con partenza da Bordighera alle 14:45 e arrivo, sempre nella Cittadina delle Palme, alle ore 20:10. La gara aveva valididità per il Campionato Rally Liguria Primocanalemotori.

L’ultima edizione del Rally delle Palme fu disputata nel 1998 a Diano Marina e vide il successo del biellese Fabrizio Ratiglia e del savonese Fulvio Florean con la Lancia Delta HF Integrale (ph). La gara imperiese vanta una storia importante e blasonata: nata nel 1952 a Bordighera e a lungo sospesa dopo diverse edizioni, tornò alla ribalta nel 1981 e fu organizzata, come abbiamno visto, sino al 1998; nel 1983 fu trasferita a Diano Marina, dove rimase per tutte le seguenti edizioni. Per due stagioni, 1995 e 1996, il Rally delle Palme ha fatto anche parte del Campionato Italiano Due Ruote Motrici, annate in cui fu vinto, rispettivamente, da Alessandro Battaglin (Nissan Sunny GTI) e Renato Travaglia (Peugeot 306 S16), all’epoca pilota ufficiale della Casa del Leone.

Tanti i nomi prestigiosi nell’albo d’oro del Rally delle Palme: da Pier Felice Filippi, che vinse nel 1981 con la Lancia Stratos, a Remo Celesia, che siglò l’edizione 1983 al volante della Lancia 037, all’imperiese Paolo Duberti che, in coppia con Lucia Dominoni, portò la sua Peugeot 205 Gti sullo scalino più altro del podio neglio anni 1988 e 1990. Nel 1996, invece, il successo andò ad un giovanissimo Romeo Deila (Renault Clio Williams) ma quell’anno salì sul podio anche la giovane promessa finlandese Toni Gardemeister, futuro protagonista del Campionato Mondiale Rally. L’ultimo atto, come visto, fu “siglato” da Fabrizio Ratiglia.