Home Anche di altro Quando una Special Car deve andare dall’Ortopedico

Quando una Special Car deve andare dall’Ortopedico

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La DAX Kamala nella officina di Sestri Ponente
Una rara Dax Kamala è stata sottoposta ad un importante intervento alla scatola dello sterzo e all’assetto in un’officina di Sestri Ponente, a Genova

Tempo fa avevo avvistato per le strade del quartiere genovese di Sestri Ponente una Dax Kamala. Il mio amico Filippo mi aveva avvertito che la Kamala sarebbe andata presso la sua officina per mettere a posto la scatola dello sterzo e rifare l’assetto: avrei così avuto la possibilità di incontrare il suo fortunato proprietario per avere maggiori informazioni su questa inusuale automobile dal design molto moderno ed innovativo. Una volta messa la Kamala sul ponte, mentre Filippo cercava di realizzare un “assetto” soddisfacente (litigandosi con i braccetti dello sterzo e le sospensioni anteriori e posteriori), il proprietario  mi ha raccontato la storia di questa vettura che, a suo dire, sarebbe essere l’unico esemplare omologato in Italia.

Il proprietario, da sempre appassionato di auto sportive, nel suo passato ha avuto e guidato diverse auto sportive fino ad avere, quando viveva in Inghilterra, lo “sghiribizzo” di possedere una Dax Kamala, un’auto tra le più eccitanti kit car britanniche degli anni ’90.

Considerando che la Kamala veniva venduta in “scatola di montaggio”, il proprietario non aveva il tempo e lo spazio per provvedere personalmente all’assemblaggio dei vari componenti: di conseguenza dovette affidare la realizzazione dell’auto finita e montata ad altri, che lo fecero ma non con l’accuratezza che tale tipo di auto richiedeva.

Inoltre, a seguito del suo trasferimento in Italia, dopo varie peripezie burocratiche, il proprietario riuscì a passare dalla omologazione inglese a quella italiana, ottenendo così una targa italiana che gli consentisse di circolare liberamente nel nostro paese.

La Kamala, un’auto divertente e facile da guidare, proprio per il suo tipo di costruzione a “blocchi” si presta a potere migliorare l’assetto stradale, specialmente operando sul treno anteriore, costituito da un autotelaio proveniente da una Tecno F2, con braccetti su misura per avere le sospensioni indipendenti, e da una scatola guida dello sterzo di provenienza Ford Sierra.

Il proprietario, dopo avere girovagato fra varie officine liguri, finalmente nel febbraio 2024 ha incontrato Daniele che, nella sua officina, ha iniziato una lunga, lenta ed accurata manutenzione generale dell’auto, eccetto la parte assetto, che richiedeva attrezzature più complesse.

Una manutenzione meccanica che ha detta del proprietario ha trovato in Daniele un eccellente meccanico di motoveicoli ed anche un grande e capace appassionato di motori Cosworth. Una manutenzione che ha compreso la completa ricostruzione del motore in tutte le sue parti, la sostituzione della turbina con una nuova, un nuovo impianto di raffreddamento ad hoc con connessioni su misura in acciaio inox, nonché il ripristino totale del cablaggio elettrico ed una nuova cassa di aspirazione dedicata.

Rimaneva il problema dell’assetto, e successivamente, l’incontro fortunato con Filippo, dava modo alla Kamala di avere la speranza di migliorare sensibilmente le proprie prestazioni di tenuta di strada. Soprattutto considerando il fatto che il gruppo posteriore delle sospensioni era realizzato con un autotelaio autocostruito per potere alloggiare

il potente motore 2 litri della Ford Sierra Cosworth a 16 valvole con doppio albero a camme in testa, gruppo propulsore ruotato di 180° per realizzare una macchina a motore centrale, decisamente molto più maneggevole nelle curve a seguito del momento d’inerzia ridotto avendo spostato la massa del motore verso il centro.

La struttura principale della Kamala è un telaio in acciaio completamente triangolato, con un pianale e le paratie laterali realizzate in alluminio, incollate e rivettate.

La carrozzeria consiste in un guscio in vetroresina realizzato in unico pezzo, incollato e rivettato al telaio per offrire una maggiore rigidità torsionale e garantire al fortunato conducente la possibilità di un esercizio fisico per potere entrare ed uscire – poichè mancano le portiere – che obbliga a “saltare” dentro l’abitacolo caratterizzato dalla guida a destra.

Filippo, in qualità di “Ortopedico delle auto”, dopo avere installato i sensori ottici angolari sui 4 cerchioni della Kamala, ha eseguito un primo check esplorativo, per verificare le misure di tutti gli angoli delle ruote che fanno parte dell’assetto dell’auto. Ovviamente, i risultati forniti dalla strumentazione confermavano una situazione di assetto molto compromesso,

compreso un disallineamento fra il volante e la scatola dello sterzo che richiedeva un intervento ben più importante. Intervento dovuto al fatto che la sospensione a quadrilateri deformabili è costituita da bracci trasversali di lunghezza disuguale disposti a triangolo come da disegno specifico della casa costruttrice.

Filippo, una volta individuate le modifiche da apportare, per il notevole disallineamento della scatola dello sterzo ha provveduto a rimuovere il volante e… sorpresa: ha scoperto che il collegamento torsionale del volante con il piantone dello sterzo non era assicurato da un normale “mille-righe” ma da un esagono, il che rendeva l’operazione di allineamento e centratura della scatola dello sterzo ancora più complicata. Sistemato il “grosso” del problema, Filippo ha provveduto ad allentare i collegamenti con le varie testine snodate delle ruote ed a posizionare, poco a poco, le ruote ai valori corretti, al fine di ottenere valori simili a quelli finali.

Vista la delicata variabilità della regolazione dei bracci delle sospensioni nella posizione finale, Filippo ha fatto salire il proprietario a bordo dell’auto, affinché l’assetto finale comprendesse anche il peso del conducente. Quando tutte le regolazioni sono state fatte e la strumentazione ha confermato la bontà dell’assetto raggiunto, Filippo ha bloccato i dadi di regolazione delle sospensioni.

Quale ultimo atto dovuto, il proprietario esce a provare la Kamala lungo le curve della strada che porta alla Costa di Sestri Ponente. Al rientro del giro di prova, gli occhi brillanti ed il sorriso dipinto sul suo volto erano la migliore conferma del bel lavoro fatto da Filippo.

A volte il possesso di auto “speciali”, a fronte di grandi soddisfazioni, può comportare grandi problemi: ma conoscendo le persone giuste tutto si può risolvere per il meglio.

Testo e foto di Flavio Scopinich