In Germania in evidenza Brunetti, Piana, Gandino, Contessini e Toselli
Anche quest’anno la settimana di Ferragosto è stata teatro di sfide importanti per gli equipaggi che normalmente gareggiano nel Trial 4×4 sia in Campionato italiano sia nel Trofeo Interregionale Trial Liguria – Piemonte.
Nella piccolissima cittadina di Banteln, pochi chilometri a sud di Hannover in Germania, si è infatti disputata la tradizionale gara di Eurotrial 4×4 che raggruppa i migliori equipaggi di questa disciplina provenienti da tutta Europa ed è universalmente riconosciuta come il traguardo più prestigioso per coloro i quali praticano questa attività. Tra i quasi 150 equipaggi di tutte le nazioni europee iscritti, suddivisi per le varie categorie, l’Italia era degnamente rappresentata da ben 19 equipaggi, provenienti da tutto il territorio della nostra nazione, compresi due che facevano parte della scuderia San Marino ma che normalmente gareggiano e partecipano al Campionato italiano. Solo uno era iscritto nella categoria Original, 4 tra gli Standard, 5 tra i Modified, 6 tra i Pro-Modified e per concludere 3 che partecipavano nella classe regina dei Prototipi.
Tra la rappresentanza italiana, ben quattro concorrenti che partecipano regolarmente sia al campionato italiano sia alle gare di TRT Trofeo Interregionale Liguria Piemonte di Trial, segno evidente dell’importanza di questi campionati organizzati dai club locali in collaborazione con FiF ed AciSport per promuovere ed incentivare sul territorio lo sviluppo e la crescita della disciplina.
Le regole dell’Eurotrial sono sostanzialmente le stesse di quelle dei nostri campionati, con la necessità di effettuare sedici percorsi valutativi suddivisi su due giornate dove l’elemento principale è il rispetto di un tempo massimo imposto di cinque minuti entro il quale superare cinque ostacoli di varia difficoltà a seconda delle categorie di appartenenza delimitati da paletti senza incorrere in penalità date dal tocco o rottura del paletto, dal fare retromarcia piuttosto che strappare le bandelle delimitative, oppure non riuscire a percorrere tutta la zona nei tempi imposti e così via. Unica differenza per le categorie inferiori, dal 2024, la presenza nel calcolo delle penalità, di coefficienti correttivi a seconda delle caratteristiche della vettura per cercare di rendere le classifiche in termini di valutazione il più omogenee possibili.
I vari concorrenti sono affluiti da tutta Europa su questo circuito che normalmente è sede di una tappa del Campionato tedesco, dove gli equipaggi di casa sono abituati a confrontarsi, con terreno duro ed argilloso, costellato da grossi buchi ormai consolidati nel tempo, salite e discese lunghe e ripide alcune nascoste dalla vegetazione, pozze d’acqua, tronchi d’albero e grossi pezzi di cemento, con passaggi in laterale al limite dell’aderenza da affrontare in velocità per non perdere il contatto con il terreno.
Purtroppo, in aggiunta, in questa due giorni motoristica su di un tracciato di per sé già difficile, soprattutto per le categorie superiori, a farla da padrone è stato il meteo inclemente. Già dalla vigilia il tempo, dapprima caldo e umido, si è trasformato in un continuo cambiamento tra sole e pioggia, con temporali brevi ed improvvisi che andavano a bagnare il terreno di gara. Si venivano pertanto a creare situazioni di pista bagnata e scivolosa, con fango superficiale viscidissimo e sottofondo duro che gli pneumatici non riuscivano a scalzare per ottenere l’aderenza necessaria.
Tra gli equipaggi che normalmente corrono sulle piste di Liguria e Piemonte, si sono presentati al via Giacomo Gianelli nella categoria Modified con l’ormai storico Jimny, classe a lui ben nota e nella quale gareggia da molti anni con risultati alterni; la categoria superiore dei ProModified vedeva ai nastri di partenza Felice Contessini navigato dal figlio Emanuele su proto autocostruito su base Jepp, vettura ben conosciuta ed affidabile e che gli ha già permesso di ben figurare in molte competizioni. In quella categoria si è registrato il gradito ritorno alle gare di prestigio, dopo qualche anno di assenza, di Maurizio Gandino, navigato da Livia Mihai, che non potendo presentare la sua nuova auto ancora in fase di preparazione correva con il proto già usato da Marcello Bergamaschi e preso in prestito per l’occasione. Novità nella classe regina dei Prototype l’esordio dei pluricampioni italiani e già campioni europei nell’anno 2023 tra i Modified Mario Toselli, nuovamente navigato dal padre Umberto, equipaggio consolidato e di provata esperienza, che per l’occasione portavano al debutto il proto tubolare mosso da motore 1.8 VW G60, con ponti Volvo e gomme 38,5 Mud Trepador, purtroppo utilizzato in gara solo due volte e quindi dalle caratteristiche poco conosciute.
La prima giornata di gara si presentava con i percorsi quasi asciutti, ma poco dopo il via un temporale complicava la situazione del terreno e scombussolava le tattiche di ciascun concorrente. Malgrado ciò il meteo si stabilizzava e, nonostante piccoli rovesci saltuari nel corso dell’intera giornata, le prove valutative non risentivano troppo delle avversità atmosferiche, lasciando a tutti gli equipaggi la possibilità di esprimere al meglio le proprie caratteristiche di guida sui terreni simili a quelli in cui si corre in Italia.
Seguendo ciascuno la propria tattica di gara, la giornata del sabato si concludeva con una classifica provvisoria abbastanza interessante. Gianelli, dopo una giornata altalenante di prove buone ed altre più sfortunate, si classificava al diciannovesimo posto sui trenta equipaggi presentatisi al via nella categoria Modified, penultimo della compagine italiana comandata da Francesco e Giovanni Piana su Jepp al 5° posto, Ezio Casadei navigato da Giorgio Venturi su Jeep Willys al 13° posto e seguito solo da Mario Giuseppe Chirco con Riccardo Ragni al 23° posto.
La classifica dei ProModified al termine della prima giornata vedeva sui 35 equipaggi iscritti la predominanza dell’equipaggio di San Marino naturalizzato italiano composto da Davide Carattoni e Lorenzo Cevenini che occupavano la prima piazza; 3° posto provvisorio per la coppia Felice e Emanuele Contessini, che sfruttavano la conoscenza del mezzo e le loro abilità su terreni duri e compatti per lasciare poche penalità sul campo di gara; a seguire 9° posto per Fabio Fiumana, navigato da Karin Pasini, e ottimo 10° posto per Maurizio Gandino e Livia Mihai, che pagavano lo scotto della lontananza dalle gare e della poca conoscenza del mezzo. Chiudeva la compagine italiana in 18^ posizione Luca Benericetti, navigato da Matteo Barzanti, e alla 27^ Claudio Bassi con Davide Maggiani.
Classifica provvisoria molto importante per i Toselli nella categoria Prototype che, malgrado qualche problema di regolarità di funzionamento del motore nelle ultime prove valutative, riuscivano per pochissime penalità di scarto a chiudere la giornata in testa al gruppo dei 31 concorrenti; tra i rimanenti italiani da segnalare l’11^ posizione di Vesa Muikku, navigato da Esa Hakala, equipaggio di nazionalità finlandese che corre con licenza italiana, e la 28^ piazza di Sauro Brunetti navigato dalla figlia Irene Brunetti.
Storia completamente diversa per la seconda giornata di gara. Alla domenica la pioggia imperversava fin dal mattino senza nessuna interruzione, con a tratti scrosci di acqua molto forti ma comunque senza soluzione di continuità, obbligando tutti gli equipaggi a correre in condizioni di pochissima se non nessuna aderenza sul fango viscido e scivoloso che si è venuto a creare.
Le strategie di gara si sono pertanto rese inutili e l’unica possibilità era quella di guidare al limite dell’aderenza, cercando di superare il maggior numero di ostacoli ben sapendo che era impossibile portare a completamento tutte le porte e tutte le prove valutative. In queste condizioni si sono messe in evidenza sia le caratteristiche di potenza dei motori, sia le capacità degli equipaggi di adattarsi ad una guida intuitiva e di anticipazione della risposta del mezzo in condizioni di scarsissima aderenza.
Dopo una giornata di passaggi funambolici e per alcuni dell’aiuto dei numerosi mezzi di soccorso per poter uscire dalle prove in quanto impantanati e bloccati dal fango, terminata la gara e smontato il campo assistenza si rimaneva in attesa delle classifiche finali e della premiazione degli equipaggi a podio.
La categoria Original, composta di solo 13 equipaggi, era vinta dai concorrenti tedeschi Oliver Rosemann e Christin Lehnert e vedeva al 3° posto l’unico concorrente italiano iscritto, Claudio Brunetti, navigato da Lucio Malavolti, su Suzuky Samurai; anche tra le 29 vetture degli Standard primeggiava un equipaggio tedesco, quello composto da Lucas Kubitzer e Andreas Kubitzer mentre il primo italiano in classifica, Alberto Bacchilega – Leonardo Guardigli lo si trova al 17° posto, al 20° chiudevano Giorgio Nocciolini – Giuseppe Cerofolini su Jeep, al 22° Niki e Ilaria Strollo su Suzuki Samurai ed al 28° Davide Alfatti – Mirko Palli, anche loro con la Samurai.
Dominio tedesco anche nei Modified, con Jan Pappers e Felix Litzenberger (Suzuki Samurai) al primo posto, mentre i Piana peggioravano la classifica provvisoria scendendo al 7^ posto ma rimanendo sempre il miglior equipaggio italiano; Casadei – Venturi si attestavano alla 12^ posizione mentre Giacomo Gianelli con il suo Suzuki Jimny migliorava la sua prestazione del giorno precedente classificandosi 13° nella generale di categoria. Anche Mario Giuseppe Chirco e Riccardo Ragni (Defender) miglioravano la posizione terminando la gara al 14^ posto.
Diversa storia nei ProModified, dove con una attenta gara ed una corretta valutazione di tutti gli ostacoli, si confermavano vincitori di categoria Davide Carattoni e Lorenzo Cevenini, equipaggio di San Marino già noto e conosciuto sui campi di gara italiani per l’ottima vettura portata in gara e le buonissime caratteristiche di guida; tra gli italiani seguono all’8^ posto Fabio Fiumana navigato da Karin Pasini, mentre alla 9^ posizione troviamo un ottimo Maurizio Gandino, con Mihai Livia, che malgrado la poca potenza del motore e la scarsissima conoscenza del mezzo ha messo in evidenza le sue note caratteristiche di bravo pilota, conoscitore dei terreni fangosi e si è dimostrato in grado di passare tra le varie insidie del percorso in ottima maniera. Attardati da qualche porta non superata, da uno stallonamento di uno pneumatico e da qualche errore di troppo i Contessini, Felice ed Emanuele, sono scivolati al 10° posto, piazzamento comunque molto importante in una categoria dove le caratteristiche dei mezzi devono ancora assomigliare a quelle di una vettura, permettendo molte modifiche ma con alcune limitazioni. Tra gli italiani seguono alla 19^ piazza Luca Benericetti – Matteo Barzanti e alla 24^ Claudio Bassi – Davide Maggiani.
Nella classe regina del Trial 4×4, quella dei Prototypes, vinta dallo svizzero Patrick Délezè, ottimo esordio di Mario ed Umberto Toselli che, malgrado il perseverare di problemi di mancanza di potenza al motore solamente in parte riparati da loro stessi durante una sosta al parco assistenza e che li ha accompagnati per tutta la gara, concludevano con un brillantissimo quanto inaspettato terzo posto in classifica generale, dimostrando, almeno sul fango e sulla terra, le ottime qualità e condotta di guida già ampiamente mostrate negli anni precedenti su tutti i campi di gara italiani ed esteri e la capacità di adattarsi a qualsiasi mezzo da portare in gara.
Le premiazioni finali si sono svolte in un tripudio di fango, gioia ed euforia, schizzi di spumante ed applausi a tutti i concorrenti e alle squadre. Nella classifica generale per nazioni conferma della Germania quale miglior squadra in questo Eurotrial, seguita dalla Repubblica Ceca, dalla Svizzera ed al 4° posto dall’Italia. Appuntamento per tutti all’Eurotrial 2025 che si terrà sulla già nota pista di Raisio in Finlandia.
Umberto Toselli