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Un saluto a Guido Bevegni

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Guido Bevegni

Addio a Guido Bevegni, che ci ha lasciato questa mattina a quasi 68 anni dopo una vita interamente dedicata all’automobilismo. Mondo che ha vissuto a tutto tondo, dapprima come pilota, con frequentazioni nel settore 4×4 e poi nei primi slalom in salita, dove si mise in luce al volante di una Abarth 1000, e, in seguito, da grande appassionato, studioso e scrittore, con un ritorno alle origini nel 2015, quando si rimise casco e tuta per cimentarsi, con una A112 Abarth, nello slalom dei Giovi e nella cronoscalata Cesana – Sestriere.

Tra il primo e l’ultimo periodo agonistico, a dimostrazione della grande passione che lo animava, Guido di cose automobilistiche ne aveva fatto davvero molte. Tra le tante, aveva messo insieme un corposo archivio di notizie, classifiche e fotografie degli slalom in salita genovesi e liguri dagli albori ai giorni nostri, non aveva perso di vista i rally locali e aveva seguito con interesse l’evoluzione storica di certe vetture a lui gradite, tra cui quella della sua Fiat 127 gruppo 2, vettura dotata di un importante passato nei rally e negli slalom.

Negli anni aveva coltivato conoscenze ed amicizie in tutto il mondo dell’automobilismo locale e nazionale, specie in quello delle auto storiche. Sempre con curiosità, passione e competenza, aveva dato alle stampe tre libri, due – “Una corriera per Sant’Olcese” e “Una corriera per Pedemonte” – sul trasporto locale nell’hinterland genovese ed un terzo – “La Pontedecimo – Giovi 1922-1967”, scritto con l’amico Giorgio Spallarossa e con Nicolò Caffarena – diventato subito il punto di riferimento per appassionati e studiosi della storica e popolare cronoscalata genovese.

L’ultimo saluto a Guido Bevegni giovedì mattina alle ore 11 nella Chiesa di Manesseno (GE) in via Poirè. Alla moglie, al figlio Riccardo e a tutti coloro che gli hanno voluto bene le nostre più sentite condoglianze.