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A Crugnola-Ometto (Citroën C3 Rally2) il Rally Regione Piemonte

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Crugnola - Ometto (Foto di Massimo Bettiol)

La gara della CRZ1 è stata vinta da Gino-Michi (Hyundai i20 WRC)

Si è deciso all’ultima prova speciale il Rally Regione Piemonte, al termine di una sfida appassionante e spettacolare, che ha visto vincitore l’attuale leader del Campionato Italiano Assoluto Rally – Sparco Andrea Crugnola, insieme a Pietro Elia Ometto, che infilando il secondo successo tricolore consecutivo tenta concretamente il primo allungo in classifica, al volante della Citroën C3 Rally2.

Una vittoria, quella di Crugnola, Campione Italiano in carica, maturata nel finale, dopo che per sei prove speciali la classifica era stata in mano al francese Stephane Lefebvre, in coppia con Andy Malfoy, su una Citroën C3 Rally 2. Trentuno anni, di Noeux-les-Mines, alta Francia, già Campione del Mondo WRC-3 nel 2014 nonché Campione in Belgio l’anno scorso, Lefebvre aveva già partecipato alla gara di Alba lo scorso anno, finendola al quinto e quest’anno è arrivato ad un passo dall’apoteosi della vittoria.

Sono stati problemi di motore, a rallentare il transalpino, sulla penultima e sull’ultima fatica cronometrate, relegandolo perciò al terzo posto finale, sopravanzato anche da Giandomenico Basso, finito secondo, alla sua prima uscita stagionale dopo che aveva “scartato” (da regolamento) l’appuntamento di apertura del Campionato al Ciocco. Tornato sulla Skoda, l’ex Campione italiano ed Europeo ha cercato soprattutto di vestirsi la vettura in questa gara molto ostica soprattutto per i diversi cambi di aderenza e dal finale indecifrabile per via della pioggia e grandine caduta nel pomeriggio. Notevole la progressione del trevigiano dal sesto posto iniziale sino a fregiarsi dell’argento.

Fuori dal podio, quarta posizione, il savonese Fabio Andolfi il quale ha proseguito, con la Skoda Fabia, il trend positivo avviato dalla prima gara in Toscana, dimostrando forza e determinazione, soprattutto reagendo in concreto alla rottura di un semiasse durante la sesta prova speciale, che lo aveva fatto arretrare al sesto posto da quarto che era. A lui anche la soddisfazione di aver firmato il miglior tempo assoluto nell’ambo di prove finali, rompendo quindi l’egemonia di Lefebvre.

Ha completato la top five il neozelandese Hayden Paddon, in coppia con Hudson, su una Hyundai i20 Rally2 della BRC di Cherasco, risultato di un gradino sotto rispetto alla scorsa edizione, ma comunque sinonimo di un notevole feeling con le “piesse” albesi. 

Senza storia, invece, il confronto tra le due ruote motrici, dove il versiliese Gianandrea Pisani, in coppia con il fiorentino Simone Brachi, ha fatto il vuoto contro avversari di rango, peraltro bissando il successo del Ciocco ed anche in questo caso compiendo un primo e sensibile allungo in classifica.

L’atto iniziale della Coppa Rally di Zona 1 e dello speciale challenge riservato alle WRC “plus” è stato vinto da Alessandro Gino che, dopo i successi assoluti del 2017 e 2018 e quello dello scorso anno nella competizione “di zona”, ha fatto poker, affiancato da Daniele Michi su una Hyundai i20 WRC, staccando la Citroën C3 WRC del bresciano Luca Pedersoli, con al suo fianco un estemporaneo copilota, l’ingegner Andrea Adamo, già capo dell’attività sportiva Hyundai nel passato e grande estimatore della gara albese.

Terzo gradino del podio per l’aostano Elwis Chentre, con una Skoda Fabia, quarto ha finito il cuneese Jacopo Araldo (idem) e la top five è stata completata dal torinese Davide Porta, anche lui con la Fabia.

Il grande successo organizzativo della competizione, sempre più riconosciuta ambasciatore del territorio patrimonio UNESCO, dato prima dai ben 188 iscritti, poi dal grande spettacolo ed agonismo lungo le prove speciali, è stato suggellato da una presenza “stellare”. E’ stata quella del 22enne Campione del Mondo Rally in carica Kalle Rovanperä, arrivato a vedere l’amico Roope Korhonen, in gara per la prima volta sull’asfalto, con una Citroën C3 Rally2. Una vera e propria “improvvisata”, quella dell’asso finlandese “figlio d’arte”, resa possibile grazie al manager italiano di motorsport Luca Pregliasco.

Classifica assoluta: 1. Crugnola-Ometto (Citroën C3 R5) in 1:00’01.4; 2. Basso-Granai (Skoda Fabia Evo R5) A 22.4; 3. Lefebvre-Malfoy (Citroën C3 R5) A 28.0; 4. Andolfi-Gonella (Skoda Fabia Evo R5) A 32.9; 5. Paddon-Hudson (Hyundai I20 N R5) A 36.3; 6. De Tommaso-D’ambrosio (Skoda Fabia Evo R5) A 40.2; 7. Arzeno-Roche (Skoda Fabia Evo R5) A 1’48.5; 8. Bottarelli-Pasini (Skoda Fabia Evo R5) A 2’01.2; 9. Ferrarotti-Bizzocchi (Skoda Fabia Evo R5) A 2’40.7; 10. Gagliasso-Migliore (Skoda Fabia Evo R5) a 3’03.0.

Classifica assoluta CRZ1: 1. Gino-Michi (Hyundai I20 Wrc Plus) in 44’02.0; 2. Pedersoli-Adamo (Citroën C3 Wrc Plus) A 47.2; 3. Chentre-Boglietti (Skoda Fabia Evo R5) A 1’06.6; 4. Araldo-Mattioda (Skoda Fabia Evo R5) A 2’37.5; 5. Porta-Quistini (Skoda Fabia Evo R5) A 2’45.8; 6. Rosso-Ferrari (Skoda Fabia R5) A 2’57.9; 7. Santini-Barsotti (Skoda Fabia R5) A 3’07.5; 8. Godino-Paire (Skoda Fabia R5) A 4’06.0; 9. Vona-D’agostino (Skoda Fabia R5) A 4’39.9; 10. Fenoglio-Rosso (Peugeot 208 Gt Line) A 4’41.6.