La gara nazionale va a Nicelli, quarto posto per i genovesi Multari – Balducchi
Parla varesino il 27° Rally del Taro. Ad aggiudicarsi la seconda prova della International Rally Cup sono stati infatti il pilota di Olgiate Olona Simone Miele ed il navigatore di Porto Valtravaglia Roberto Mometti, a bordo della Citroën DS3 WRC curata nella factory di famiglia, la Dream One Racing: autori di una prova volitiva e decisamente concreta, i lombardi partono abbottonati nelle prime due frazioni per agguantare le redini della gara quando, nella terza prova, gli sloveni Avebelj – Andrejka (Skoda Fabia R5), in quel momento leader della gara, ed i lariani Alessandro Re – Menchini (Fabia), terzi, compromettono la loro gara uscendo di strada e perdendo minuti preziosi.
A quel punto, Miele – Mometti legittimano il loro successo con tre successi parziali nelle restanti prove speciali (uno ex-aequo), agguantando pure il successo nella cosiddetta power – stage (la prova che assegna punti extra nell’ambito dell’IRCup), di fatto lasciando l’Alta Val di Taro con un bottino pieno: questa vittoria, unita al successo nella Power Stage ed al terzo post ottenuto al Piancavallo poche settimane fa, consentono a Miele e Mometti di salire in vetta alla classifica dell’IRC Cup con 93 punti.
Sorriso a trentadue denti anche per il parmigiano Marcello Razzini e l’aretino Filippo Alicervi. A bordo di una Skoda Fabia, l’equipaggio di Collecchio Corse è costantemente tra i più veloci (tanto da aggiudicarsi pure la quinta prova speciale) nella gare che segna il ritorno di Razzini nell’IRCup; per metà gara, Razzini culla il sogno di sbancare il rally di casa, salvo poi evitare saggiamente di rischiare di compromettere un argento di grande valore per cercare di dare la caccia all’unica vettura di classe regina in gara. Razzini conquista anche il successo nel 13° Memorial Sebastiano Ghiorzi, assegnato al miglior pilota di Parma e provincia in classifica assoluta.
Ottimo il terzo posto del pisano Michele Rovatti e della lucchese Jasmine Manfredi. I toscani, in azione su una Skoda Fabia, mantengono un buonissimo passo, seppur mai al livello dei primi due. A cinque secondi dal podio chiudono i valtaresi Fabio Federici e Luca Orsi: i due locali (Skoda Fabia) occupano a lungo la terza posizione, cedendo il passo a Rovatti – Manfredi a causa di una piccola sbavatura nella penultima prova. Oltre il minuto di distacco chiudono il reggiano Antonio Rusce ed il lucchese Sauro Farnocchia (Skoda Fabia), andati in crescendo nel corso della gara.
Pollice su anche per la gagliarda prova del pilota di Cannes Cyril Audirac e della cuneese Wilma Grosso (Renault Clio S1600), padroni indiscussi tra gli equipaggi dotati di vetture a due ruote motrici, senza dimenticare il modenese Giacomo Guglielmini e lo spezzino Simone Giorgio (Ford Fiesta R2B), subito alle loro spalle; esultando pure Giovanella – Destri e Zorra – Carbognani (entrambi su Peugeot 208), primi nelle due classifiche del Peugeot Competition Rally Cup Pro.
Rally Nazionale: svettano Nicelli – Pieri (Skoda Fabia)
Esordio con successo per il pavese Davide Nicelli ed il biellese Tiziano Pieri nella gara nazionale. L’equipaggio, alla prima uscita su una vettura a trazione anteriore e pure al primo approccio con le strade valtaresi, fa davvero tutto bene, portando la Skoda Fabia R5 alla conquista di quattro delle sei prove speciali in programma. Argento per il parmigiano Fausto Castagnoli ed il piacentino Enrico Bracchi (Volkswagen Polo R5): il pilota ducale, vincitore dell’ultima edizione del Taro Nazionale, lotta con determinazione ma perde contatto con il battistrada nell’ultima prova a causa di un problema all’idroguida.
Peggio va a Luca Veronesi ed Andrea Ferrari, appiedati da noie meccaniche alla loro Polo prima dell’ultima prova, quando occupavano la seconda posizione. Il terzo gradino del podio va quindi ai piacentini ‘Iceman’- Camilla Carini (Peugeot 207 S2000 – Colombi), autori di una gara molto regolare. Eccellente il quarto posto dei genovesi Alessandro Multari e Martina Balducchi (Peugeot 208 – R2B), primi tra le auto a due ruote motrici, quinta piazza per i bresciani Zigliani – Ungaro (Skoda Fabia – R5), seguiti dai coriacei Fontani – Pettorelli (Renault Clio Williams), bravi a vincere il ‘derby’ di classe A7 con i locali Mazza – Biagi (Clio Williams).