Variato il programma dell’evento, che si svolgerà tutto domani, solo con le vetture “moderne” e con il Cross Country, senza le storiche
EventStyle, organizzatore dell’11° Tuscan Rewind, il rally che sarà l’ultima prova del Campionato Italiano Rally e che ne assegnerà il titolo di Campione, conferma per domani la gara con ben 122 iscritti (101 per il rally e 21 per la gara Cross Country). Il rally ha subìto un radicale cambiamento sul programma originario, che sarà in un solo giorno e soltanto con le vetture “moderne” e con il Cross Country. Non saranno al via le vetture storiche. La richiesta da parte della Autorità di prevedere la gara in solo giorno per limitare quanto più possibile la circolazione e la presenza di persone e mezzi al fine di contribuire al contenimento dei contagi da Covid-19 ed anche l’esiguo numero di adesioni hanno fatto decidere di concentrare quindi l’evento nella sola giornata di domani.
Un solo giorno di gara, dunque, sul percorso già previsto, senza modifiche. Cambierà invece il Quartier generale della manifestazione, il suo cuore pulsante: centro accrediti e parco assistenza saranno presso il Kartodromo Internazionale “Circuito di Siena”, Strada Vicinale Valdibiena 3, Castelnuovo Berardegna Scalo (SI). La gara, per disposizioni governative, sarà “a porte chiuse” per evitare assembramenti di persone, in assenza di pubblico lungo le ps Tutte le aree nevralgiche della competizione non ammetteranno presenza di persone se non gli addetti ai lavori, nel numero previsto dal protocollo sanitario vigente.
Oltre al titolo del Campionato Italiano Rally, il Tuscan Rewind assegnerà anche quelli per il Campionato Italiano Rally Terra e quello per il Cross Country, sarà quindi una sfida che si divide in tre, avvincente e ricca di spunti tecnici e sportivi. Ad iniziare dai numeri espressi dalla parte rally: in totale vi sono ben 33 vetture di classe R5 iscritte. Poi, 26 iscritti alla gara CIR, 32 alla gara CIRT e ben 43 equipaggi trasparenti.
Per il Campionato Italiano Rally (CIR) la lotta per il titolo sarà ristretta matematicamente a due soli, i mattatori della stagione, vale a dire a Giandomenico Basso (Volkswagen Polo) e Andrea Crugnola (Citroën C3). Mancano due dei quattro conduttori “papabili” che avrebbero puntato a vincere il titolo assoluto, il bresciano Stefano Albertini ed il comasco Alessandro Re, mentre ad onorare l’ultima gara di Campionato ci saranno anche il trevigiano Marco, Signor, il pavese Giacomo Scattolon, anche Patrizia Perosino ed Alessio Profeta (tutti su Skoda Fabia).
Presenza “ingombrante”, invece, quella del finlandese Emil Lindholm, già visto in forma ad agosto al “Valtiberina”: una rottura nella parte finale di gara lo privò di un possibile successo. Con la sua Skoda Fabia potrebbe influire “pericolosamente” sull’esito del tricolore, essendo sicuramente un pretendente alla vittoria assoluta ed iscritto al CIR. Sempre iscritti al massimo campionato vi sono Alberto Battistolli (Skoda Fabia) ed il giovane bergamasco Enrico Oldrati, questa volta pure lui con la Skoda Fabia R5. E farà il grande salto nella categoria regina dei rallies nazionali anche Rachele Somaschini al via con una Citroën C3 R5.
Riflettori puntati anche per il CIR “2 ruote motrici”, ma anche per la corsa Junior e pure per il Trofeo Peugeot 208 Top: il pluridecorato Paolo Andreucci si schiera nel CIR con la nuova Peugeot 208 Rally4 che sta sviluppando, certamente mirando al titolo due ruote motrici e lasciando così quasi ogni speranza di vincere il titolo assoluto nel tricolore “terra” dove è attualmente in testa anche se con un margine risicato. Nel CIR Junior ci sono tutti coloro che hanno animato la stagione: Andrea Mazzocchi, Mattia Vita, Emanuele Rosso (con il savonese Andrea Ferrari alle note), Giorgio Cogni, Michele Bormolini e Riccardo Pederzani.
A lottare per il CIR 2 RM, oltre a Paolo Andreucci ci saranno il pistoiese Daniele Campanaro (Ford Fiesta), quindi le Peugeot del siciliano Alessandro Casella, del pavese Davide Nicelli, di Fabio Farina, mentre Christopher Lucchesi (Peugeot 208 R2) cercherà di riprendere il terreno perduto alla Targa Florio anche in chiave monomarca Peugeot.
Nel Campionato Italiano Rally Terra (CIRT) Simone Campedelli (Volkswagen Polo), mancando Andreucci ha davanti a sé la conquista del titolo, che andrebbe a bissare quello del lontano 2007, sempre su terra, ma attenzione alle incursioni che sicuramente arriveranno dal giovane boliviano Marco Bulacia (Skoda), vincitore già a San Marino. Attesa anche per il trevigiano Giacomo Costenaro (Skoda), il folignate Francesco Fanari (Skoda), Simone Romagna (Ford Fiesta). Sicuri protagonisti saranno di certo il veneto Tullio Versace (Skoda Fabia), Fabio Battilani (Hyundai i20 R5), Stefano Peletto (Citroën C3) ed anche Tamara Molinaro stavolta navigata dall’esperto Piercarlo Capolongo con la Citroën C3. Tre, invece le vetture della nuova classe N5, quelle affidate a Epis (Ford Fiesta), Codato e Camporese (entrambi con una Citroën C3).
Nomi di spicco anche fra i “trasparenti” ai due campionati, tra i quali si eleva il nome del pluridecorato, siciliano di Patti, Antonio “Tony” Cairoli uno dei più grandi di sempre del motocross mondiale, navigato di nuovo dalla veneta Anna Tomasi con la Hyundai i20 R5 ufficiale portata da BRC. Cairoli partecipò anche lo scorso anno al Tuscan Rewind, finendo addirittura ottavo assoluto. Trasparenti, fra gli altri, anche Enrico Brazzoli (Skoda), che spesso frequenta il circuito iridato, l’aretino Massimo Squarcialupi (Ford Fiesta) ed il francese Jean Baptiste Franceschi (Skoda Fabia R5), sicuramente da tenere d’occhio per la vittoria assoluta.
Infine, la gara, con tre prove speciali diverse per tre volte, con 92,280 chilometri cronometrati. Partenza alle ore 7,00 ed arrivo alle ore 16,00, entrambe dentro l’area del kartdromo.