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Che successo la Modena Cento Ore 2023!

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ph Courtesy of Canossa Events

Dal Lazio all’Emilia-Romagna, nuove irripetibili emozioni su quattro ruote

E’ andata agli annali anche l’edizione 2023 di Modena Cento Ore, confermandosi ancora una volta uno tra gli eventi i più amati nel settore a livello internazionale, capace di sorprendere e regalare ricordi indimenticabili di anno in anno. La gara si è svolta in 4 giorni e si è contesa in 4 tra i circuiti più famosi d’Italia, con 9 prove speciali e 959 km totali percorsi. Le nazioni rappresentate tra gli equipaggi partecipanti erano più di 15, di cui più del 90% stranieri, dal Nord Europa ma non solo.
 
Il via alla ventitreesima edizione è stato dato all’Argentario, e la sfida si è sviluppata tra Toscana, Lazio, Umbria ed Emilia-Romagna. Gli equipaggi hanno vissuto ogni giorno l’atmosfera da pista, prima a Vallelunga, poi a Magione, fino al Mugello e finalmente a Modena per il gran finale. Le impegnative giornate al volante sono sempre state accompagnate da serate spettacolari in location da sogno, come la Gala Soirée al Teatro della Pergola di Firenze, o la serata conclusiva all’Accademia Militare di Modena. La migliore tradizione culinaria, unita a un’ospitalità d’eccellenza, sono il perfetto completamento alle cento ore di adrenalina in circuito e lungo le strade italiane che conquistano ogni anno gli equipaggi partecipanti.
Ma le protagoniste come sempre sono state le fantastiche macchine che hanno attraversato il Bel Paese, e hanno attraversato panorami incantevoli e città meravigliose come Firenze e Perugia per raggiungere l’ambito traguardo a Modena. La gara è stata non senza difficoltà, ma i risultati come sempre entusiasmanti. “La Modena Cento Ore è un evento unico al mondo. Noi di Canossa ci mettiamo tutta la nostra passione e il nostro impegno per organizzarlo alla perfezione e renderlo piacevole. La ciliegina sulla torta è l’energia positiva che arriva da tutto il mondo, portata dai partecipanti e dai meccanici” ha rilevato Luigi Orlandini, Presidente e CEO di Canossa Events e Cavallino.

Le graduatorie – Nella Classifica Competition pre 1965 C/D/E/F, primo classificato l’equipaggio Robin Ellis – Julian Thomas su Lotus Elan “Shapecraft” del 1965, seguiti da Philip Walker e Miles Griffiths su Jaguar E-Type del 1964, terzi Marcus Anderson e James Rudd su Jaguar E-Type del 1962. La Classifica Competition G/H/I post 1965 ha visto prevalere Seb e Steven Perez su Lancia Stratos HF gr.4 del 1975, al secondo posto si sono piazzati Glenn e Conrad Janssens a bordo della Porsche 911 Carrera Rs del 1974 mentre il terzo gradino è andato a Judd Schreiber e Alberto Scilla su Porsche 911 S del 1970. La Classifica “Index of Performance” è stata appannaggio di Alian e Jacob Thom su Lotus Cortina del 1965, secondi Peter Reynolds e Simon Ward sempre su Lotus Cortina ma del 1963, terzo posto per Robin Ellis e Julian Thomas sulla Lotus Elan “Shapecraft” del 1965.

Questi i vincitori nei vari periodi: Period D: Albert Otten – Frauke Feess su BMW 328 Roadster del 1939; Period F: Robin Ellis – Julian Thomas su Lotus Elan “Shapecraft” del 1965; Period G: Timm Peter Meinrenken – Lara Schwiering su Alfa Romeo 1750 GTAm del 1968; Period H: Seb Perez – Steven Perez su Lancia Stratos HF del 1974; Period I: Joseè Oliveira – Valter Rosario su Ferrari 308 GTB del 1981.

La vittoria delle prove nei circuiti è andata a Seb Perez e a Steven Perez che, a bordo della Lancia Stratos Hf, hanno anche conquistato il premio per il miglior tempo segnato nelle Prove Speciali. Per la Regolarità, al primo posto troviamo la Porsche 911 RS del 1972 di Karsten e Patricia Wohlenberg che ha staccato di sole 34 penalità Maxime Castelein e Filip Deplancke sulla Sunbeam Tigerdel 1964, mentre al terzo posto si sono piazzati Luigi Zampaglione e Massimo Soffritti su Porsche 911 3.0 Carrera Rs del 1975.
 
Questi i vincitori nei vari gruppi: Gruppo 2: Maxime Castelein e Filip Deplancke sulla Sunbeam Tiger del 1964; Gruppo 3: Cecilia Muldoon – Simon Drabble su Ferrari 365 GTB/4 Daytona del 1971; Gruppo 4: Karsten Wohlenberg – Patricia Wohlenberg su Porsche 911 RS del 1972; Gruppo 5: Christopher Oneill – Heather Oneill su Porsche 911 Carrera del 1988.
 
Il premio al miglior team è andato, per la regolarità, al Jaguar Classic e, per la competizione, al Formula GT. Riconoscimenti speciali sono stati assegnati a Mathias Korber e Roberto Restelli, su Alfa Romeo Giulia Sprint GTA del 1965, per aver supportato con OKP Racing Team il campionato Alfa Revival Cup e a Fritz Burkard e Rocco Penna che hanno vinto il premio Most Interesting Car con la loro Ferrari 250 GT Berlinetta del 1955.