Ultima gara da minorenne per il giovane figlio d’arte della Val Pellice
Jean-Claude Vallino è felicissimo. Non particolarmente per l’andamento della sua gara nel Circuito di Castelletto di Branduzzo, dove ha conquistato il successo di Classe R1T 4×4 Nazionale e 26° assoluto (su 73 partenti) con la Toyota Yaris GR, curata dalla Autotech dei fratelli Pierluigi e Giancarlo Morcia di Castelvetro Piacentino, affiancato da Tiziana Desole, quanto per il fatto che sta per terminare il conto alla rovescia per il compimento del diciottesimo compleanno (15 dicembre).
“Da quel momento, per quanto riguarda la mia carriera di pilota, cambierà tutto” afferma il pilota della Val Pellice, “perché potrò finalmente correre su prove speciali vere e non soltanto nei Rally-Circuit, come sono stato costretto a fare fino a oggi”. In effetti il rally pavese ha regalato meno soddisfazioni di quanto Vallino JC si aspettasse. “La gara è cominciata sabato pomeriggio sotto un deciso acquazzone e quando l’oscurità era già scesa sulla Lomellina, la cosa mi piaceva perché era la prima volta che correvo sul bagnato. Purtroppo si è subito inceppato il sistema di antiappannamento del parabrezza della Yaris e ho corso letteralmente al buio, dovendomi basare solo su quanto vedevo lateralmente.
Mezzo minuto perso per questo inconveniente, come dimostrato dalla ripetizione di lì a poco, della stessa prova speciale, dove Jean-Claude abbassa il tempo impiegato in precedenza di 31”.
La domenica mattina il tempo atmosferico non accenna a migliorare e la gara continua sotto la pioggia battente. ”Nei rally in pista si parte distanziati di un minuto uno dall’altro, ma siccome ogni concorrente deve effettuare diversi giri, se qualcuno partito prima di te è più lento, inesorabilmente viene raggiunto. Io ho avuto la sfortuna di raggiungere in tutte le prove un concorrente che non mi ha dato strada e ho dovuto faticare molto per sorpassarlo. La pista di Castelletto di Branduzzo è breve e molto tortuosa, quindi i sorpassi sono difficili e ho perso molto tempo che mi ha penalizzato nella classifica assoluta”.
Come sempre il giovane pinerolese guarda ai lati postivi della trasferta. “In tutte le gare che ho disputato finora ho sempre cercato di fare esperienza. Era la seconda volta che correvo con la Yaris e il feeling con la vettura giapponese è sicuramente aumentato. La cosa che mi è servita di più è stato correre sul fondo bagnato. Soprattutto domenica è stato propedeutico perché il fondo era reso ancora più viscido dalla pioggia intermittente . Gli asfalti delle piste offrono un grip decisamente inferiore alle strade delle prove speciali, perché il continuo passaggio di moto e meccanica lascia quella sottile patina di gomma oleosa che rende l’asfalto particolarmente scivoloso”. Jean Claude Vallino ci pensa un attimo, poi aggiunge soddisfatto: “E divertente, perché la macchina è sempre di traverso e correggerla in velocità è proprio il sale dei rally”.